mercoledì 4 giugno 2014

CINEMA
Maleficent


SPOILER ALERT: SE AVETE INTENZIONE DI VEDERE QUESTO FILM, PASSATE OLTRE


Malefica ha tutto il sacrosanto diritto di chiamarsi così. Io fossi stato in lei, più che Malefica, mi sarei chiamato IncazzataNera. Voglio dire, sei una giovane e incantevole fata che decide di concedere una tregua all'eterna lotta tra il tuo regno e quello degli uomini dopo aver conosciuto un essere umano che ti dichiara il vero Amore, ma scopre di essere più attratto dalla sete di ambizione e di potere che da te, ti tradisce di fronte alla possibilità di diventare futuro re, ti tronca le ali e le porta nel Regno degli Uomini dichiarando di averti sconfitta e di meritare la successione al trono. Come minimo, ti devi chiamare Malefica. Ma da questo momento in poi. Per quale motivo ti chiamassi Malefica anche prima, rimane un mistero.
Proseguiamo.
La fata furibonda diventa una temibile strega, trasforma il suo regno incantato nel regno delle tenebre, irrompe al battesimo della figlia di Re Stefano e lancia una maledizione su di lei: la giovane crescerà in grazia e gloria, ma il giorno del suo sedicesimo compleanno si pungerà il dito sul fuso di un arcolaio e morirà. O meglio, cadrà in un sonno eterno, da cui potrà risvegliarla solo il bacio del Vero Amore (e per la signora, furibonda nei confronti di Eros, la pupa è spacciata).
Re Stefano, che sembra stupido, ma stupido non è, fa bruciare tutti gli arcolai del regno, nasconde la piccola nel bosco per sedici anni (insieme a tre fate rincoglionite) e impazzisce per il rimorso nell'attesa che si compia la maledizione. IncazzataNera ci mette un nanosecondo a sgamare il rifugio di Aurora e la spia, rancorosa, per tutta la sua giovane esistenza. E cosa accade, signore e signori?
Ci fa amicizia.
Il suo duro cuore di pietra si scioglie, si affeziona alla simpaticissima scassaminchia dai riccioli d'oro e arriva persino a PENTIRSI e ritirare l'incantesimo. Ma la signora ha fatto la smargiassa, sedici anni prima, affermando che nessun potere sarebbe stato in grado di spezzare la maledizione. Rassegnata, vede la sua previsione compiersi senza poter fare nulla per impedirlo. In un ultimo gesto disperato, addormenta un giovane principe che aveva scambiato due battute con Aurora il giorno prima, lo porta nel castello e lo fa risvegliare sul letto della principessa addormentata. È il principe stesso a guardare basito le tre rincoglionite convinte che il Vero Amore possa essere lui ("L'ho vista solo una volta, è carina, per carità, ma perché dovrei baciarla?"). E ovviamente (e logicamente) l'incantesimo non funziona. A questo punto, IncazzataNera si avvicina alla biondina, le chiede scusa per il male procuratole, la bacia sulla fronte e... l'incantesimo si spezza, lancia Re Stefano da una torre dopo un agguerrito combattimento (aiutato dalla stessa Aurora, che le ridà indietro le ali conservate dal padre in una teca), recupera il Principe, celebra il matrimonio tra i due giovani, riacquista la serenità e sancisce la pace definitiva tra Regno degli uomini e Regno delle fate e chi s'è visto s'è visto.

L'idea di cambiare le carte in tavola offre qualche spunto interessante: in primis, la dissacrazione definitiva dello stramaledetto Principe Azzurro, nient'altro che un fregnaccione con un improbabile taglio di capelli che ha bisogno della pappa servita per svolgere il suo dovere di maschio alpha. L'Amore, quello vero, è Femmina, si chiama Angelina Jolie e ha le labbra più rinvigorenti del mondo (Lesbo, can you hear me?)
Ci vuole una buone dose di coraggio per stravolgere un Classico dei Classici, ribaltare il ruolo della principessa risvegliata dal suo cavaliere, uccidere il Re e lanciare sul carro dei vincitori la perfidia per eccellenza tra tutti i capolavori di Walt Disney. L'impressione, però, è quella di aver sentito l'esigenza di sfruttare la Jolie per tutta la durata del film (e come dare torto agli sceneggiatori?), facendola necessariamente interagire con l'insopportabile principessa e, di conseguenza, donandole l'unico sentimento che a Malefica non appartiene: il rimorso. Una volta inserito questo virus nel sistema, l'evoluzione che ne scaturisce sembra appartenere più a un quarto capitolo del Signore degli anelli che a una fiaba immortale.
Un film girato con, su e per Angelina, Malefica perfetta: bellissima, bravissima e forse mai così umana.
Va bene, facciamo finta di crederci. Non chiamiamolo però un punto di vista alternativo de La bella addormentata nel bosco, dato che nel film, di addormentato, c'è davvero solo il Principe Azzurro.
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