Paese di produzione Italia
Anno 1977
Durata 95 min
Regia Dario Argento
Sceneggiatura Dario Argento, Daria Nicolodi
Fotografia Luciano Tovoli
Montaggio Franco Fraticelli
Musiche Goblin
Scenografia Giuseppe Bassan
Costumi Pierangelo Cicoletti
Cast Jessica Harper, Stefania Casini, Flavio Bucci, Miguel Bosé, Barbara Magnolfi, Alida Valli, Eva Axén, Susanna Javicoli, Joan Bennett, Rudolf Schündler, Udo Kier, Franca Scagnetti, Renato Scarpa, Jacopo Mariani, Giuseppe Transocchi, Margherita Horowitz, Fulvio Mingozzi, Serafina Scorceletti, Renata Zamengo, Alessandra Capozzi, Salvatore Capozzi, Diana Ferrara, Cristina Latini, Alfredo Raino, Claudia Zaccari, Giovanni Di Bernardo

Suzy Banner, decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza, scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aeroporto di New York e giunse in Germania alle 10:45, ora locale.Con la voce di Argento si apre un film destinato a influenzare il cinema horror internazionale. A livello visivo, tutto in Suspiria acquisisce una forma estetica estrema e vibrante. Una delle ultime pellicole ad utilizzare, per la fotografia, il formato Technicolor, che era ormai in via di estinzione ed era diventato assai costoso, la festa di Argento è predominata dal rosso sangue, utilizzato a 360° nel momento cardine del film che dà il titolo all'opera. Il verde è destinato essenzialmente ad accompagnare gli ultimi istanti di vita di Sara, e mai colore fu più azzeccato. Il blu è il tipico colore notturno, sostituito da un giallo malato nel finale grandguignolesco. Al di fuori della scuola, invece, i colori rientrano nello spettro dela normalità più blanda (il viaggio in taxi non fa testo, è un accompagnamento con un piccolo assaggio della mostruosa tavolozza che attende la ballerina all'interno della scuola).
Estremo spessore è sicuramente conferito dalla straordinaria caratterizzazione dei personaggi e dalla scenografia, che prende letteralmente vita. L'esempio più emblematico è caratterizzato dalla scena in cui Miss Tanner, dopo aver appreso dell'attacco subito dal piccolo Albert da parte del pastore tedesco di Daniel, percorre rapidamente il corridoio per raggiungere la sala da ballo e avventarsi sul pianista. La carica fisica regalata da Alida Valli al suo personaggio, imponente su tacchi quasi ortopedici, braccia rigide parallele al corpo e ghigno demoniaco (sembra quasi stia ridacchiando) è ulteriormente accentuata dalle colonne laterali del corridoio, che spiccano verticali verso l'alto, quasi urlando e assumendo l'aspetto di lingue di fuoco che circondano l'insegnante in un'immagine satanica come raramente si è mai vista al cinema.
La semplicità della struttura narrativa dell'opera è superbamente controbilanciata da una ricerca maniacale dell'effetto estetico. Siamo in una scuola di ballo? Gli omicidi sono coreografie estremamente (ac)curate nei minimi dettagli. E Susy, con la sua purezza interiore (ed esteriore, a giudicare dal modo in cui le calzano i vestiti, piuttosto che essere i vestiti a indossare lei), non può non richiamare alla mente l'eroina più candida destinata ad attraversare l'inferno e contaminarsi per tornare a essere bianca e pura, ma più forte di prima: Biancaneve. E non è un caso. Suspiria, nella concezione originale di Argento, avrebbe dovuto essere incentrata su una scuola di danza per bambine, simbolo massimo della purezza, ma il rischio di incappare nei tagli della censura e l'obiettiva impossibilità di riservare a creature minorenni gli stessi trattamenti subiti dalle ragazze del cast hanno portato il regista a spostare l'ambientazione di qualche anno, ma non senza lasciare traccia: le ragazze, infatti, per aprire le porte delle varie stanze della scuola, devono alzare il braccio per raggiungere la maniglia all'altezza del loro volto, proprio come chiunque di noi avrà fatto a 4, 5 o 6 anni...
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