mercoledì 8 maggio 2013

LIFE
Quanto costa una rosa?


La domanda rompe il silenzio di questa piacevolissima serata, che mi accompagna lungo il tragitto da casa dei miei a casa mia, a piedi, con Penny al guinzaglio e un libro nell'altra mano. Sì, perché io, nei lunghi tragitti a piedi, leggo, in città come in montagna. Ho persino imparato a scorgere gradini, marciapiedi ed escrementi con la coda dell'occhio, per non inciampare o, come nell'ultimo caso, per non finirci sopra. E nel silenzio del quartiere, il giovane in motorino accosta e si avvicina al fioraio ancora aperto (a proposito, perché i fiorai sono sempre aperti, di notte?).
Ho interrotto la lettura. Ho pensato a quel piccolo gesto, magari neppure programmato, ma affacciatosi nella mente del ragazzo, forse sovrappensiero, alla vista del chiosco. Ho pensato alla sorpresa negli occhi della sua ragazza (o del suo ragazzo?), uno sguardo carico di amore, ho pensato a un abbraccio sul pianerottolo o davanti al cancello di casa.
E ho pensato a quanto ci vuole poco, davvero, per stare bene.

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