Paese di produzione Italia
Anno 2013
Durata 124 min
Regia Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura Giuseppe Tornatore
Fotografia Fabio Zamarion
Montaggio Massimo Quaglia
Musiche Ennio Morricone
Scenografia Maurizio Sabatini
Costumi Maurizio Millenotti
Cast Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson, Dermot Crowley, Kiruna Stamell, Liya Kebede

4 anni dopo il successo di Baarìa, Giuseppe Tornatore torna dietro la macchina da presa nel suo secondo approccio al thriller dopo il riuscitissimo Una pura formalità (1994), interpretato da Gérard Depardieu e Roman Polanski, e anche in questo caso si occupa di soggetto e sceneggiatura, dando vita a un piccolo gioiello dal gusto di altri tempi, con uno stile volutamente riflessivo, sobrio ed elegante, in cui ogni singolo "ingranaggio" (mai termine fu più appropriato come in questo film) funziona alla perfezione. Il talento di Tornatore risiede nella sua capacità di instillare un senso continuo di inquietudine e sprazzi di tensione (supportati dall'avvolgente colonna sonora di Ennio Morricone) mostrando poco o nulla. Rinuncia agli espedienti più semplici del genere: niente cadaveri, niente sangue, niente assassini. Solo un'atmosfera inspiegabilmente (almeno fino agli ultimi dieci minuti della pellicola) malsana. E il gioco funziona anche e soprattutto laddove ci si aspetta un momento di vera paura e terrore che non arriverà mai.
Impeccabile l'aspetto tecnico del film, caratterizzato dalla sobria fotografia di Fabio Zamarion e dalle raffinate scenografie di Maurizio Sabatini. Il cast di prim'ordine vede spiccare un immenso Geoffrey Rush, perfettamente a suo agio nel riprodurre le psicosi e le manie di un uomo votato alla perfezione, e l'ottima spalla del battitore d'asta interpretata da Donald Sutherland. Particolarmente incisive anche le figure dei due giovani, Sylvia Hoeks (Claire) e Jim Sturgess (Robert), che si contrappongono ai due anziani in un meccanismo di distacco generazionale che, seppur apparentemente improbabile, convince in tutto e per tutto. Da non perdere.
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