domenica 8 maggio 2011

LIBRI
Mathew Prichard parla di Agatha Christie

Una selezione delle opere di Agatha Christie curata da suo nipote ci mostra il talento di una vera regina. I suoi ricordi personali e una biografia definitiva ci mostrano una Agatha Christie oculata e sensibile.





Secondo il Guinness dei primati Agatha Christie è l'autrice più letta di tutti i tempi. Secondo chi la conosceva, era anche una persona estremamente umile. Lei che è suo nipote, che ricordi ha di sua nonna?
Era una nonna amorevole, che non amava stare al centro dell'attenzione. Non le interessava il successo. Quando ci radunavamo era una persona come tutte le altre, piena di amore. Una donna sempre pronta ad ascoltare ciò che gli altri avevano da dire, piuttosto che a parlare di sé. Un comportamento che dovremmo tutti adottare oggigiorno.
Era incredibile. Ormai è da un po' che mi occupo di lei dal punto di vista commerciale (libri, cinema e TV). Mi chiedo spesso in che modo sarebbe riuscita ad adeguarsi alle tecnologie moderne. Credo che avrebbe accettato di buon grado le sfide di oggi legate ai computer, alla comunicazione e alle varie rappresentazioni visive delle sue opere.

In base a quali criteri ha scelto questi cinque romanzi?
È stato praticamente impossibile sceglierne cinque, ma sempre meglio che sceglierne uno solo. Amo da sempre i primi romanzi con Miss Marple e pertanto ho scelto uno di questi e uno con protagonista Poirot. Ho scelto anche il mio romanzo preferito tra quelli in cui non compaiono questi due personaggi. Poi ho scelto un racconto, che mi offre la possibilità di parlare delle sue opere teatrali. Infine ho scelto una biografia. Credo che questi cinque libri rappresentino la summa della sua opera.

Mi piace che come primo libro abbia scelto Nella mia fine è il mio principio, tra i meno conosciuti, ma sicuramente tra i più avvincenti.
Il libro parla di tre giovani. Mia nonna lo scrisse quando aveva già compiuto 70 anni. Negli anni '60 frequentavo molto spesso mia nonna, poiché studiavo a Oxford, non lontano da dove viveva. Quando andavo a trovarla portavo i miei amici con me, spesso per il pranzo della domenica, e credo di averle presentato anche la mia fidanzata. Sembrava tutto fuorché una donna anziana. Era sempre interessata a ciò che facevamo, affascinata dai nostri rapporti. Non ci ha mai giudicato.
Per fortuna non ha "copiato" nessun personaggio reale in Nella mia fine è il mio principio, ma a un certo punto del romanzo spiega che tutto ruota attorno alle relazioni. A mio parere, si tratta di un libro estremamente moderno e umano. È stato sicuramente difficile per lei scrivere di persone di 50 anni più giovani di lei e non sto parlando solo a livello di trama. Il romanzo illustra la sua interpretazione del Male come una delle forze che regolano il mondo.

La trama è in effetti straordinaria.
Sì, certo, ma questo vale per la maggior parte delle sue opere. Se avessi dovuto effettuare una scelta in base alla qualità delle sue trame, non sarei riuscito a limitarmi a cinque.

Ha ragione. Ho letto molti gialli e thriller, ma dal punto di vista della trama non credo che nessuno sia stato all'altezza di sua nonna. Qualcuno ci prova, ma...
È uno dei motivi per cui i suoi libri hanno superato la prova del tempo. Mia moglie è morta cinque o sei anni fa e ora ho sposato una donna più giovane, con nipoti appena adolescenti che amano Agatha Christie indipendentemente dal mio ingresso nella loro vita.

Il secondo romanzo che ha scelto è La serie infernale, nella versione integrale dell'audiolibro letta da Hugh Fraser (il capitano Hastings nella serie televisiva di Poirot, NdT). Come mai ha scelto questa edizione?
Ho pensato che sarebbe stato interessante inserire un audiolibro. Agatha Christie è una delle poche autrice ad aver venduto più audiolibri nella versione integrale rispetto alla versione ridotta. Questo la dice lunga sulla qualità dei suoi scritti e sulla difficoltà nel ridurre i romanzi investigativi. Non puoi escludere le false piste. Hugh Fraser è un lettore sbalorditivo. In un certo senso si tratta del caso più complesso per Poirot. Dopo averlo letto viene spontaneo chiudere il libro e chiedersi: "Come diavolo ho fatto a non pensarci prima?"
C'era sempre una copia della guida ferroviaria accanto al telefono di mia nonna (l'"ABC Railway Guide", da cui il titolo originale "The ABC Murders", NdT). Sono sicuro che l'idea le sia venuta proprio da lì. Mi sembra di vederla seduta accanto al telefono, mentre parla al telefono con un'amica, l'occhio che le cade sulla guida e nella sua mente inizia a prendere forma la trama. È sempre stato uno dei romanzi di Poirot che preferisco, con un'ottima versione televisiva interpretata da David Suchet.

È vero che sua nonna si stancò di Poirot?
Sì. La leggenda narra che abbia scritto il suo ultimo romanzo con Poirot, che si conclude in modo piuttosto amaro per il piccolo belga, negli anni '40. Il suo agente e il suo editore la convinsero a mettere il manoscritto nel cassetto, che rimase inedito per 30 anni. Parte del fascino di Poirot consiste effettivamente nella sua arroganza e pedanteria. Non sopporta di mangiare uova sode di dimensioni diverse ed è vestito in modo particolare. Se scrivi di un personaggio così, prima o poi finirai per detestarlo. L'altro motivo per cui lo odiava non ha nulla a che fare con il personaggio. La mente di mia nonna era in continuo movimento ed escogitava trame e racconti che mal si adattavano a Poirot. Moriva dalla voglia di scriverli, ma quando chiamava il suo agente o il suo editore negli anni '40, al massimo della popolarità di Poirot, si sentiva rispondere: "Fantastico, signora Christie, ma perché non scrive un'altra opera su Poirot"?. Credo la cosa le desse immensamente fastidio.
Scrisse molti romanzi senza Poirot o Miss Marple, tra cui Nella mia fine è il mio principio e il romanzo di cui va più fiera, È un problema. Voleva scrivere altre storie su questo genere. Negli anni '50 non riusciva a scrivere effettivamente quello che avrebbe voluto.

Passiamo a Un delitto avrà luogo.
L'ho scelto perché ritengo sia un romanzo con Miss Marple tra i migliori. L'assassino è uno dei miei preferiti, agisce a tratti in modo prevedibile o assolutamente imprevedibile. È ambientato in un villaggio della campagna inglese, il classico territorio d'azione di Miss Marple.
Ha tutti gli ingredienti per un libro di successo: un ottimo incipit e un ottimo finale. Molti produttori cinematografici si sono mostrati interessati ad acquistare i diritti di Un delitto avrà luogo, ma alla fine tutti vogliono utilizzare solo l'incipit e imboccare una strada completamente diversa. E per noi è ovviamente fuori discussione.

Mi ricordi come inizia.
Viene pubblicato un annuncio sul gazzettino locale: "Un delitto avrà luogo alle 18.30 a Little Paddocks". Mia nonna deve aver letto da qualche parte un annuncio e pensato: "Se lo cambio giusto un po', potrebbe diventare un incipit interessante".

Passiamo alla biografia di Laura Thompson. L'ha preferita all'autobiografia di sua nonna...
L'ho scelta in parte perché è stata scritta nel periodo in cui è morta mia madre. Sono stato una sorta di consulente per Laura, ma posso garantire di non averla minimamente influenzata. È un libro estremamente intelligente, migliore di tutti gli altri. Laura ha compreso esattamente la mente di mia nonna e il modo in cui considerava le sue opere. Offre in particolare un'analisi dettagliata dei romanzi scritti da mia nonna con lo pseudonimo di Mary Westmacott e il modo in cui questi scritti si relazionano alla sua vita. Nessun altro lo ha fatto.
Il complimento più bello è di mia figlia maggiore. Avevo inavvertitamente lasciato una copia ancora non pubblicata del libro a casa sua. Mi ha chiamato tre giorni dopo: "Ho letto il libro di Laura tutto d'un fiato. Ho scoperto moltissime cose della mia famiglia che ignoravo o non riuscivo a capire".
Il libro spiega in modo convincente la famosa sparizione di mia nonna, in modo delicato e sensibile, senza puntare l'accento sulla spettacolarità o soffermarsi a lungo sugli eventi. Credo che Laura comprenda l'infelicità. Si tratta di un'analisi onesta e vincente sulle varie fasi, alcune particolarmente dure, della vita di mia nonna.

Tutto sommato, ritiene che sua nonna fosse una persona felice?
Sì, credo di sì. E se esistesse un posto in grado di racchiudere tutta la sua felicità, quel posto sarebbe Greenway nel Devon, la villa che acquistò alla fine degli anni '30. È lì che abbiamo trascorso le nostre vacanze estive. Dalla fine di luglio ai primi di settembre ci radunavamo tutti lì: familiari, amici ristretti e i colleghi di Max Mallowan, il secondo marito di mia nonna. È un luogo incantevole e recentemente è entrato a far parte del National Trust. Se vi capita di passare dalle parti del Devon meridionale, potete andarlo a visitare. È uno dei posti più belli di tutta l'Inghilterra.
Le piaceva rilassarsi lì e cucinare. Non beveva alcolici. In quel periodo dell'anno in genere aveva concluso i suoi scavi archeologici e finito il suo nuovo romanzo, anche se a volte le capitava di correggere alcune bozze, ma Greenway era l'occasione per dedicarsi alla famiglia.

Parliamo di Testimone d'accusa.
È indubbiamente il racconto migliore che abbia scritto. È più conosciuta la versione teatrale, scritta dopo il racconto negli anni '50 e rappresentata nel West End subito dopo Trappola per topi. Credo che Testimone d'accusa sia effettivamente uno dei gialli teatrali migliori in assoluto. Ha un colpo di scena sensazionale. È provocatorio. E avventuroso. Chiunque abbia visto l'opera teatrale, provi a mettersi nei panni dell'autrice e a chiedersi come sia riuscita a escogitare una trama così eccezionale.
Mia nonna trovò estremamente affascinante l'adattamento dei suoi romanzi per il teatro. Per Testimone d'accusa, fu l'unica volta in cui vinse completamente la sua timidezza. Era del tutto assorbita dal suo lavoro. Ricordo che prese attivamente parte alle prove. Mantenne la trama fedele al massimo rispetto al romanzo. Non volle ascoltare chi le diceva che non ce l'avrebbe mai fatta. Alla prima al Winter Garden Theatre ci fu un'incredibile standing-ovation del pubblico. Lei era seduta su uno spalto, sopra il palco. Fu l'unica volta in cui la videro inchinarsi per ricevere gli applausi.

È attualmente in cartellone?
Abbiamo girato per tutto il Regno Unito, l'anno scorso, e abbiamo anche allestito un'altra opera, Verdetto. Soprattutto nelle province, le sue opere riscuotono un enorme successo poiché sono zeppe di enigmi e colpi di scena. Sono adatte per tutte le età. Testimone d'accusa è stato inoltre adattato per il grande schermo da Billy Wilder.

E quindi era una persona timida...
A livelli incredibili. Credo che la sua timidezza si riconduca al periodo infelice della sua vita in cui perse in rapida successione il suo primo marito e sua madre. Il periodo della sua famosa sparizione, per intenderci. Si sentiva inoltre pressata dalla stampa. Odiava essere riconosciuta nei ristoranti. Preferiva piuttosto circondarsi di parenti e amici. L'idea di andare in giro per il mondo a firmare autografi sui suoi libri la terrorizzava.

Per quale motivo ritiene che i suoi romanzi siano così popolari?
Me lo sono chiesto spesso. Voleva scrivere libri che divertissero i suoi lettori. Forse i suoi romanzi rappresentano una fuga dalla realtà. Credo che a volte mia nonna pensasse alle persone ricoverate negli ospedali (non dimenticate che è stata infermiera) e ai turisti impegnati in lunghi viaggi, come capitava spesso a lei. Non parlava spesso. Preferiva ascoltare e osservare le persone, come risulta evidente nelle sue opere. Sebbene i suoi personaggi possano sembrare apparentemente normali, hanno tutti qualcosa di particolare, reale. Un altro elemento estremamente accattivante dei suoi libri è legato alla loro brevità, in confronto a molti romanzi di oggi. Non richiedono una concentrazione infinita, ma la magia rimane intatta.

Vorrei concludere sottolineando che, per quanto si provi ad analizzare il successo di questi romanzi, rimane comunque un elemento parzialmente incomprensibile: ecco, questo per me si chiama "genio".


Intervista di
Sophie Roell
Data di pubblicazione: 24 febbraio 2011




Fonte: http://thebrowser.com/interviews/mathew-prichard-on-agatha-christie

2 commenti:

  1. chiedo scusa per l'intromissione in questo splendido blog ma sto cercando cinefili per scrivere post sul cinema sul forum Kinarto ,il forum sul cinema classico.

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